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Come verrà mostrato di seguito, ciò è spiegato perché nell articolazione del concetto procedurale, infatti, sono rese evidenti sia la funzione della giustizia formale - comprese alcune considerazioni di economia procedurale - sia la funzione della certezza del diritto. Prima, tuttavia, è necessario iniziare esaminando la nozione primaria, che è, come già affermato, rappresentata dal concetto giuridico-penale.
Il concetto penale-legale di fatto penale In termini di diritto penale sostanziale, il primo senso in cui si può parlare di -fatto- è designare, adeguatamente, un certo atto penale, cioè un fatto che si distingue costituendo un reato. Ai fini del principio del ne bis in idem, ciò che conta è capire come viene identificato un reato, al fine di identificare a quali condizioni esiste un singolo reato. Il criterio per questo è evidente senza altro: un reato è costituito da una realizzazione imputabile di un tipo penale, cioè di una certa descrizione di una forma di comportamento penale.
È essenziale notare, tuttavia, che qui sono coinvolti due problemi di identità, che possono e dovrebbero essere differenziati: (a) una questione di identità relativa al tipo di attività penale svolta, da un lato, e (b) una questione di identità relativa a l istanza specifica di realizzazione di quel tipo penale, dall altra.
Per l esistenza di un singolo reato è necessario, da un lato, considerare la realizzazione (imputabile) di un singolo tipo di penale; se in ogni caso, tuttavia, viene verificata la realizzazione di più di un tipo penale, devono essere riconosciuti tutti i reati commessi dai tipi criminali, indipendentemente dal fatto che la realizzazione dei diversi tipi criminali avvenga attraverso un singola azione (o omissione) o attraverso diverse azioni (o omissioni).
Ciò che accade in una situazione simile, quindi, è una gara (ideale o reale) di reati tra ciascuna delle realizzazioni dei diversi tipi criminali. Bene, in questo senso, ci sono tanti atti criminali quanti tipi criminali (imputabili). E l unica restrizione qui imposta dal principio del ne bis in idem, sotto forma del divieto di doppia valutazione, influenza quindi, in tale situazione, a causa del requisito del principio del ne bis in idem, la natura -apparente- della concorrenza di reati in questione, secondo uno dei criteri - legalità, sussidiarietà, consumo, ecc. - che rendono possibili le sue fondamenta. Ma per l esistenza di un singolo reato, è anche necessario, d altra parte, che il tipo penale di cui viene trattata l esecuzione sia stato eseguito una sola volta.
È ovvio che se la stessa descrizione del comportamento penale viene eseguita più di una volta, la prima facie dovrà riconoscere tanti reati quanti sono gli esempi di realizzazione del tipo penale in questione. E l unica restrizione che può essere resa operativa qui è associata alla possibilità che ciò che in linea di principio potrebbe sembrare un insieme di diverse realizzazioni dello stesso tipo penale, anche a causa del requisito del principio ne bis in idem, alla fine deve essere compreso , per motivi formali o materiali, come un unica forma di realizzazione del tipo penale in questione.
Questo è esattamente ciò che accade nei casi in cui viene riconosciuta un unità di azione penale (o omissione), la cui conseguenza è la negazione di una disputa di reati e la constatazione, invece, di un singolo reato, cioè di un unico atto penale. La cosa cruciale di questa analisi del concetto di fatto penale, in ciò che è rilevante per i problemi di individuazione che l interesse secondo il principio del ne bis in idem, è nell idea che il primo passo sia sempre costituito dalla questione se in un In ogni caso, una o più realizzazioni di uno o più tipi criminali concordano, e non a causa della questione di quante azioni (o omissioni) consentano.
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Quest ultima domanda è pertinente solo dopo che è stato stabilito che diverse realizzazioni di uno o più tipi criminali sono concordi. Ciò significa, in altre parole, che il concetto di atto penale di diritto penale sostanziale è un concetto intenzionale (= non estensivo), nel senso che l identificazione di un determinato atto penale è sempre relativa o dipendente da un una certa descrizione: ogni realizzazione (attribuibile) di un certo tipo di penale conta come un atto penale di per sé. Pertanto, se, attraverso un singolo colpo di arma da fuoco, si verificano due diversi tipi di criminali, ad esempio la descrizione dell omicidio e la descrizione dell ab - perché il colpo colpisce una donna incinta, causando la morte di questo e anche quello del feto nndato nel suo utero - allora Esistono due diversi fatti criminali, in relazione alla concorrenza eterogenea (= realizzazione di più tipi criminali). Inoltre, se attraverso la detonazione di una bomba l esecuzione dello stesso tipo penale ha luogo due volte, ad esempio la descrizione dell omicidio - perché due persone vengono uccise a seguito dell esplosione - allora ci sono anche due fatti.
Principio Ne bis in idem nel diverso diritto penale penale, in relazione alla concorrenza omogenea (= realizzazioni multiple di tipo penale). In entrambi i casi, è corretto che il CNA esprima il corrispondente rimprovero a ciascuno dei reati commessi, senza considerare, quindi, un bis in idem. c) Il concetto giuridico-penale di unità di fatto Ma il diritto penale sostanziale conosce anche una diversa nozione di -fatto-, vale a dire quella che serve a qualificare una (autentica) controversia penale come una competizione ideale, proprio in attenzione al fatto che le due o più realizzazioni dello stesso o di diversi tipi criminali avvengono in -unità di fatto-.
Pertanto, nel primo degli esempi sopra menzionati, si può dire che il reato di omicidio e il reato di ab sono stati commessi attraverso -un singolo atto- - costituito da un singolo colpo di un arma da fuoco, che ha causato sia la morte della donna incinta come la morte del feto - come previsto dall art. del codice penale.
Qui è cruciale, in ogni caso, avvertire che questo concetto di (unità di) fatto, in virtù della cui applicazione la concorrenza di due o più atti criminali (attribuibili alla stessa persona) assume la forma di una contesa ideale, non è il stesso concetto di fatto che viene preso in considerazione per affermare che, in quello stesso caso, omicidio e ab costituiscono (due) diversi atti criminali.
Quando si dice, in attenzione al caso summenzionato, che il tipo penale di omicidio e il tipo penale di ab sono eseguiti in unità di fatto, questo concetto funziona in realtà come un concetto debolmente estensivo (= non intenzionale), cioè come concetto che rende possibile l identificazione di un singolo fatto non mediante riferimento esclusivo a nessuna delle due descrizioni in questione, ma piuttosto attraverso quelle stesse descrizioni.
Ciò, poiché l unificazione come unico fatto (in senso debolmente estensivo) delle due o più realizzazioni dello stesso o di diversi tipi criminali per definizione non può basarsi su un identificazione di questi come un unica forma di realizzazione tipica, dal momento che il budget di riconoscimento di un concorso ideale è rappresentato proprio da una pluralità di atti criminali concorrenti, come suggerito dal resto, la correlazione dei titoli delle arti. e del codice penale.
Né sembra troppo sensato ricorrere a un criterio -naturalistico-, nel senso, ad esempio, che ci sarebbe unità di azione a condizione che le realizzazioni simultanee tipiche abbiano avuto luogo attraverso lo stesso movimento volontario del corpo R of Justice Studies - Nº - L anno diventa persino applicabile rispetto a qualsiasi forma di comportamento penale; Pensa, ad esempio, a un reato di omissione. Piuttosto, la cosa giusta è ricorrere a un criterio di rilevanza normativa per supportare l unificazione (relativa) delle diverse realizzazioni simultanee tipiche, che in ogni caso spiegano il trattamento punitivo più favorevole che il legislatore associa alla contestazione ideale contro la contest reale, che è quella forma di contest (autentico) che si distingue, appunto, non presupponendo un unità di fatto tra le diverse realizzazioni simultanee tipiche.
E tale criterio dovrebbe basarsi sulla possibilità di un approssimazione delle diverse realizzazioni tipiche attribuibili alla stessa persona, nel senso di una relazione di identità totale o parziale tra le rispettive azioni esecutive, nell ambito di un test di -evitabilità congiunta-: sì per l autore dei vari atti criminali concomitanti sarebbe stato possibile evitare le due o più realizzazioni tipiche attraverso l omissione della stessa azione, quindi si può affermare un unità di fatto.
Nell esempio già menzionato in modo ricorsivo: poiché per l autore dell omicidio e dell ab è stato possibile evitare entrambe le forme di realizzazione tipiche astenendosi dal sparare con l arma, si può concludere che entrambi gli atti criminali (intensamente) sono stati commessi in unità di fatto (in senso estensivo), cioè in una relazione di concorso ideale.
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È importante notare, tuttavia, che questo criterio di riconoscimento di un unità de facto, favorevole a rendere applicabile il regime punitivo al concorso ideale applicabile, intende solo fornire una base razionale che spieghi, ma non giustifichi, la decisione legislativa a favore di la differenziazione del regime a applicabile al concorso ideale e al regime applicabile al concorso reale. Per gli argomenti a favore della relativizzazione di questo principio di differenziazione, che può persino favorire la soluzione inversa, consistente nell adozione di un principio di unificazione di entrambi i regimi, sono ancora comprensibili.