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La prevedibilità obiettiva del risultato fa parte di ciò che è ingiusto nel determinare la perdita di valore dell azione e la previsione individuale, vale a dire se l autore nel caso specifico fosse in grado di conoscere il significato e la portata dell azione in base alla personalità di quell azione. l autore e il caso specifico in cui ha recitato, è decisivo per ottenere il rimprovero per l omissione di cure oggettive. Con espresso successo C, -si può affermare che senza obiettività prevedibile del risultato, la colpa non può essere biasimata, poiché questo concetto è implicito nel dovere di diligenza: la norma imperativa gravita su fatti prevedibili, anche se non sono previsti nel singolo caso-.
La teoria della volontà. È più recente nella sua conformazione e con esso ha lo scopo di focalizzare l essenza della colpa nel processo di manifestazione della volontà, essendo la colpa una determinazione della volontà illegale in occasione di un azione o omissione priva dell intenzione di specificare il tipo. È ammesso che esiste una volontà sia nei comportamenti dannosi che in quelli colpevoli, quelli intenzionali che hanno la decisione di specificare un risultato proibito o che non ne producono intenzionalmente uno ordinato, nel colpevole l assenza del buono scopo che richiede attenzione e cura per evitare azioni illegale, c è l assenza di una buona volontà. È opportuno evidenziare la necessità di non confondere la buona volontà con l intenzione o con il desiderio di specificare il tipo perché in questo caso affrontiamo l intento, mentre se la formula verrà utilizzata più imprudenza avremo un elemento del tipo colpevole ; La non intenzione di produrre il risultato illecito o illecito è caratteristica dell evento colpevole.
Come si può vedere che in riferimento alla volontà diventa difficile differenziare la frode dalla colpa, poiché è complesso ammettere una buona volontà che genera risultati dannosi, è necessario trovare nella colpa una manifestazione della volontà distorta o difettosa, perché in Il principio è finalizzato a scopi buoni o indifferenti per la legge, ma a causa di un difetto nella volontà, danneggia alcuni beni legali. Il genio di CC gli ha permesso di unire le due posizioni teoriche, riferendosi all omissione volontaria, -perché sebbene nei fatti colpevoli vi sia un vizio dell intelligenza, che non prevedeva le conseguenze dannose di un fatto, tuttavia, nella sua origine questo vizio dell intelletto ritorna alla volontà dell agente, perché, con un vizio della volontà, non ha usato la riflessione con cui poteva illuminarsi e conoscere quelle conseguenze sinistre -.
Modernam C è la possibilità di ammettere la volontà nei tipi colpevoli e fraudolenti, in questi quando viene ucciso commettendo un semplice omicidio, la norma legale che dice -non uccidere- viene violata volontariamente e se la morte di un altro è colpevole, la violazione di norma legale che impone -agire con cura-.
CAUSE CHE PROVVEDONO IL FABBRICATO
È inteso trovare l origine di un comportamento che senza la volontà del soggetto determina una violazione dell ordine legale, sia per mancanza di lungimiranza di ciò che è prevedibile, sia per deviazioni dai processi volontari. La mancanza di cure o attenzioni può spiegare l azione del soggetto, senza determinare in tal modo la colpa, evidenziando il valore delle indagini eziologiche sulla colpa per la criminologia e la politica penale, dal momento che la tratta di le relazioni sociali sono maggiori e aumentano i rischi necessari per prevenire e cercare di evitare.
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Si fa quindi riferimento alla teoria dei difetti volitivi: l essenza della colpa risiede in un vizio di volontà, avendo già citato come propellente di questa teoria il maestro CC (Vid. Supra). Si stima che vi sia una disposizione difettosa della volontà che può persino generare un errore di apprezzamento.
Questa teoria è accompagnata da una mancanza di intelligenza, con il rischio di ammetterla a rinunciare a un diritto di colpevolezza penale, se è destinata a insufficienze intellettuali che non sono attribuibili a dnn alla proprietà legale.
Teoria dei vizi di attenzione. La mancanza di attenzione genererà un errore, perché se l uomo è attento non è possibile che ci sia un assenza o una falsa associazione mentale tra il comportamento e il risultato che produce o un interpretazione errata delle condizioni in cui si svolge l azione . Al contrario, l assenza di attenzione o falsa associazione mentale viene verificata quando l uomo non ha la mente diretta verso l oggetto della sua esibizione.
Come vecchio manager di questa teoria, viene menzionato Bernardino A e il modernista si riferisce a G. B per il quale la radice del reato colpevole è in un difetto di attenzione ingiustificabile che diventa un errore sulle condizioni di fatto dell opera o sul conseguenze della condotta, ma l errore è il lavoro del difetto evitabile di attenzione (legge penale e seguenti).
Per C la mancanza di attenzione è una delle numerose e frequenti cause che causano la violazione del dovere di diligenza e cura, ma -è una cosa cercare l origine psicologica degli atteggiamenti mentali che generano la colpa, sia per perversione, logoramento, anestesia o iperestesia dei loro processi e, un altra cosa molto diversa è trovare l essenza giuridico-penale della colpa stessa -.